Come BeeEco risolve il problema dell’alta temperatura dell’acqua nelle ristrutturazioni

I proprietari di case e appartamenti datati a Roma, Milano, Napoli e in molte altre città d’Italia si trovano spesso davanti allo stesso problema: arriva l’inverno e in casa fa freddo nonostante la caldaia sia accesa. La vecchia caldaia a gas o gasolio non regge più i carichi, consuma troppo combustibile, e i radiatori installati decenni fa richiedono una temperatura del fluido di mandata elevata per funzionare in modo efficiente.

Situazione tipica: avete vecchi radiatori in ghisa o in acciaio, magari persino un impianto monotubo, che per funzionare correttamente ha bisogno di una temperatura del fluido termovettore di 60-75°C. La sostituzione completa di tutti i radiatori, delle tubazioni e della distribuzione del calore è molto costosa e richiede una ristrutturazione pesante con demolizione di pavimenti, pareti e altre strutture.

La maggior parte delle pompe di calore aria-acqua moderne è limitata a una temperatura di mandata massima di 55-60°C, rendendole inadatte agli impianti datati senza sostituire i radiatori. È qui che entra in gioco la soluzione innovativa: le pompe di calore BeeEco, in grado di garantire una mandata fino a +75°C.

Ristrutturazione del vecchio sistema di riscaldamento con pompa di calore Mycond BeeEco

Perché serve una temperatura dell’acqua elevata nella ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento

I radiatori vecchi, in particolare quelli in ghisa e in acciaio, sono stati progettati per lavorare con caldaie ad alta temperatura, secondo curve di funzionamento 70-90°C in mandata e 60-70°C in ritorno. È un punto fondamentale che spesso viene trascurato durante l’ammodernamento dell’impianto.

Se si abbassa la temperatura del fluido al di sotto del valore di progetto, la resa termica dei radiatori cala sensibilmente. Se invece di 70-75°C si immettono in impianto solo 50-55°C (limite per la maggior parte delle pompe di calore), la resa dei radiatori può ridursi quasi della metà. Il risultato sono ambienti freddi anche con l’apparecchiatura in funzione continua.

In questo scenario esistono due soluzioni:

  • Sostituire completamente tutti i radiatori con terminali a bassa temperatura (ad esempio pannelli radianti a pavimento o fan coil) — soluzione costosa che richiede un’importante ristrutturazione.
  • Installare una pompa di calore capace di garantire una mandata elevata (65-75°C) — soluzione che consente di mantenere i radiatori esistenti riducendo al minimo gli interventi.

Dal punto di vista fisico, le pompe di calore ad alta temperatura hanno un coefficiente di prestazione (COP) leggermente inferiore rispetto ai modelli a bassa temperatura. Ciò è spiegato dalle leggi della termodinamica e dal ciclo di Carnot: maggiore è la differenza di temperatura tra la sorgente (aria esterna) e il fluido di mandata, maggiore è l’energia necessaria per innalzare la temperatura. Tuttavia, anche con un COP un po’ più basso, queste pompe restano comunque 3-4 volte più efficienti delle caldaie a gas o elettriche.

Checklist dei parametri per scegliere una pompa di calore per la ristrutturazione

Quando si sceglie una pompa di calore per ammodernare un impianto esistente senza sostituire i radiatori, è importante considerare i seguenti parametri chiave:

  1. Temperatura di mandata massima — per radiatori datati servono almeno 65°C, idealmente 70-75°C.
  2. COP/SCOP ad alta temperatura — è cruciale conoscere l’efficienza proprio nei regimi A7/W55 e A7/W65 (aria esterna 7°C e acqua a 55°C o 65°C).
  3. Intervallo di temperatura esterna — il carico termico è massimo alle minime esterne; la pompa deve lavorare stabilmente a -15...-25°C.
  4. Potenza termica — deve coprire le dispersioni dell’edificio con un piccolo margine (15-20%).
  5. Tipologia costruttiva — il monoblocco è in genere più semplice da installare, poiché tutti i componenti del circuito frigorifero sono in un unico involucro esterno.
  6. Tipo di refrigerante — i refrigeranti moderni ed ecologici hanno un impatto ambientale minore.
  7. Integrazione con l’impianto esistente — compatibilità con le tubazioni presenti e interfacce di collegamento adeguate.
  8. Sistema di controllo — la regolazione climatica ottimizza il funzionamento in base alla temperatura esterna, particolarmente importante per i sistemi ad alta temperatura.

Mycond BeeEco soluzione efficace per edifici vecchi

Modelli BeeEco per diverse esigenze di ristrutturazione

La gamma di pompe di calore BeeEco comprende tre modelli con potenze diverse, adatti a varie superfici da riscaldare:

Modello MHCM 06 SU1A MHCM 12 SU3A MHCM 18 SU3A
Potenza termica A7/W35 6,3 kW 12,2 kW 18,5 kW
Potenza termica A7/W55 5,95 kW 10,5 kW 16,8 kW
COP A7/W35 fino a 4,85 fino a 4,75 fino a 4,78
COP A7/W55 fino a 3,23 fino a 3,15 fino a 3,19
Temperatura di mandata massima +75°C +75°C +75°C
Funzionamento fino a -25°C -25°C -25°C
Alimentazione elettrica 230V/50Hz 400V/50Hz 400V/50Hz
Peso 110 kg 123 kg 184 kg
Livello sonoro 48 dB(A) 50 dB(A) 55 dB(A)

Tutti i modelli BeeEco possono lavorare sia in riscaldamento con temperatura di mandata fino a +75°C, sia in raffrescamento estivo, oltre che per la produzione di acqua calda sanitaria. L’intervallo di temperatura esterna in modalità riscaldamento va da -25°C a +45°C, rendendo queste pompe di calore una soluzione universale per i diversi climi italiani.

Quando conviene scegliere BeeEco per ammodernare l’impianto di riscaldamento

Le pompe di calore BeeEco sono la soluzione ideale nei seguenti casi:

  • Ristrutturazione senza sostituire i radiatori — se in casa avete radiatori in ghisa o acciaio che richiedono alte temperature (65-75°C), BeeEco consente di mantenerli garantendo comfort termico.
  • Impianto monotubo — sistemi particolarmente sensibili alla riduzione della temperatura del fluido; BeeEco permette di modernizzarli senza rifare tutta la distribuzione.
  • Risparmio in installazione — la struttura monoblocco BeeEco significa che tutti i componenti del circuito frigorifero sono preassemblati in fabbrica in un unico corpo, riducendo i lavori e il rischio di errori.
  • Funzionamento in climi freddi — operatività stabile fino a -25°C assicura riscaldamento affidabile anche nei giorni più rigidi.
  • Integrazione con la caldaia esistente — BeeEco può essere integrata con la caldaia in schema bivalente; è possibile anche il collegamento in cascata di più pompe di calore per edifici più grandi.
  • Sostenibilità — l’uso del refrigerante R290 (propano) al posto dei freon sintetici riduce l’impatto ambientale.

Confronto di BeeEco con soluzioni alternative

Per un confronto oggettivo, consideriamo BeeEco insieme ad altre opzioni di ammodernamento dell’impianto:

  • Pompe di calore standard (fino a 55°C) — in genere hanno COP più elevato, ma richiedono la sostituzione dei terminali con elementi a bassa temperatura, aumentando molto il costo del progetto.
  • Caldaia a gas/gasolio — garantisce alta temperatura di mandata, ma comporta dipendenza dal combustibile, minore efficienza (rendimento circa 90-95% contro COP 3-4,8 delle pompe di calore) ed emissioni di CO2.
  • Caldaia elettrica — semplice da installare, ma con COP=1, quindi costi operativi 3-4 volte superiori rispetto a BeeEco.
  • Pompa di calore geotermica — COP più alto, ma richiede perforazioni o posa di collettori orizzontali, con investimenti iniziali significativamente maggiori.

Mycond BeeEco alta temperatura stabile dell

Caratteristiche di installazione e uso di BeeEco nelle ristrutturazioni

L’installazione delle pompe di calore BeeEco presenta vari vantaggi, soprattutto negli impianti esistenti:

  • Semplicità del monoblocco — tutti i componenti del circuito frigorifero sono in un unico corpo, installato all’esterno, quindi non sono necessari interventi sul refrigerante.
  • Collegamento all’impianto esistente — i modelli MHCM 06 SU1A e MHCM 12 SU3A hanno attacchi G 1", mentre il modello MHCM 18 SU3A ha attacchi G 1¼", facilitando l’integrazione con la maggior parte degli impianti.
  • Regolazione climatica — il controller touch adatta automaticamente la temperatura del fluido in base alla temperatura esterna, ottimizzando i consumi.
  • Controllo da remoto — un’app per smartphone consente di monitorare e configurare la pompa di calore a distanza.
  • Produzione di ACS — possibilità di scaldare l’acqua sanitaria tramite una valvola a 3 vie esterna.

Soluzione pratica: riutilizzare lo spazio della vecchia caldaia

Nella ristrutturazione con sostituzione della vecchia caldaia con una pompa di calore BeeEco si può sfruttare lo spazio libero nel locale tecnico. Le opzioni più efficaci:

  1. Serbatoio inerziale (puffer) — volume 300-500 l, consente di accumulare calore e smorzare i picchi di carico. Nei sistemi ad alta temperatura il puffer riduce i cicli di accensione/spegnimento del compressore, stabilizza la temperatura e migliora il COP del 5-10%.
  2. Bollitore ACS — BeeEco può riscaldare l’acqua tramite valvola a 3 vie fino a 55-60°C, con funzione antilegionella.
  3. Modulo idraulico — blocco compatto con pompe, valvole miscelatrici e vaso di espansione che semplifica il collegamento all’impianto esistente.

Il vantaggio è che non occorre trovare ulteriore spazio per le apparecchiature, si riutilizza parte del collegamento esistente e il locale tecnico mantiene la sua funzionalità.

Mycond BeeEco funzionamento stabile a temperature sotto zero

Domande frequenti sulle pompe di calore BeeEco

È possibile collegare BeeEco a radiatori in ghisa?

Sì. BeeEco è progettata appositamente per sistemi ad alta temperatura, inclusi i radiatori in ghisa. Grazie alla mandata fino a 75°C, garantisce un’adeguata resa termica anche con vecchie batterie in ghisa.

Qual è la differenza nei consumi tra i regimi A7/W35 e A7/W55?

In A7/W35 (aria 7°C, acqua 35°C) il COP può raggiungere 4,85: per 1 kW di elettricità si producono 4,85 kW di calore. In A7/W55 il COP scende a 3,23, ma resta comunque molto più efficiente di qualsiasi caldaia.

È necessario sostituire le tubazioni quando si installa la pompa?

Nella maggior parte dei casi, con BeeEco non è necessario sostituire le tubazioni esistenti. È importante verificarne lo stato e, se necessario, lavare l’impianto per garantire un flusso ottimale.

La pompa di calore funziona con temperature inferiori a -20°C?

Sì, BeeEco lavora stabilmente fino a -25°C all’esterno, risultando affidabile anche nelle zone più fredde.

Si può utilizzare BeeEco per il raffrescamento estivo?

Sì, tutti i modelli BeeEco supportano il raffrescamento attivo per climatizzare gli ambienti in estate.

Che cos’è la regolazione climatica e a cosa serve?

La regolazione climatica adatta automaticamente la temperatura di mandata in base alla temperatura esterna: più fa freddo fuori, più alta sarà la mandata. Questo ottimizza il funzionamento e riduce i consumi energetici.

Formula per il dimensionamento della pompa di calore nella ristrutturazione

Per dimensionare correttamente una pompa di calore BeeEco in un impianto esistente si consiglia di usare la seguente formula:

Potenza della pompa di calore (kW) = Superficie riscaldata (m²) × Potenza termica specifica (W/m²) × Coefficiente di margine / 1000

Dove:

  • La potenza termica specifica dipende dall’isolamento dell’edificio (80-120 W/m² per case ben isolate, 120-200 W/m² per isolamento medio).
  • Il coefficiente di margine è in genere 1,15-1,2 (margine del 15-20%).

Per un calcolo più preciso è consigliabile effettuare un’analisi dettagliata delle dispersioni termiche, considerando la specificità costruttiva e le condizioni climatiche locali.

Errori comuni nella ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento

  • Sottovalutare l’importanza della temperatura di mandata — installare una pompa standard con massima mandata di 55°C in impianti con radiatori datati porta a riscaldamento insufficiente.
  • Errato dimensionamento — scelta della pompa di calore senza considerare le reali perdite termiche dell’edificio.
  • Ignorare il bilanciamento idraulico — senza la taratura delle portate l’impianto lavora in modo inefficiente.
  • Rinunciare al serbatoio inerziale — errore critico soprattutto nei sistemi ad alta temperatura, dove il puffer aumenta sensibilmente l’efficienza.
  • Trascurare i costi operativi — focalizzarsi solo sull’investimento iniziale senza analizzare l’efficienza nel lungo periodo.

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Se possiedi una casa o un appartamento con un impianto datato, le pompe di calore BeeEco offrono la soluzione ideale per modernizzare senza sostituire radiatori e tubazioni. Con temperatura di mandata fino a 75°C, funzionamento stabile fino a -25°C e COP elevato, BeeEco garantisce comfort negli ambienti e un notevole risparmio sui costi di riscaldamento.

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